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Le nostre montagne

foto da www.bergwelten.com

 

"Must" per chi visita la Valsugana. Il Pizzo di Levico è una montagna alta 1.908 m s.l.m.: facile da raggiungere, offre una bellissima vista panoramica sull’Alta Valsugana.

Dall'Altopiano del Vezzena è possibile raggiungere il Forte del Pizzo di Levico, utilizzato durante la Grande Guerra come postazione per i bombardamenti e il controllo del traffico militare sulla Valsugana. Qui il Genio Militare Asburgico ha realizzato una delle opere più straordinarie dell'ingegneria bellica: la cima di questa montagna, infatti, è stata scavata per realizzare una fortezza praticamente inespugnabile.

Alle spalle di Levico Terme, si trovano i Monti Panarotta e Fravort. Panarotta è la porta occidentale del Lagorai: valli, montagne, laghetti alpini, baite, natura intatta per giornate di cammino in quota, escursioni in mountain bike e per la pratica del volo libero. Il Monte Fravort è conosciuto per dare vita alle sorgenti dell'acqua termale di Levico Terme, anche secondo la leggenda del Re Fravort:

"Si narra che il Monte Fravort era padre felice e rispettato di tre figli: Sidero (ferro), Cobalto (arsenico), Cupro (rame) e di una figlia, Ocra. Buoni ed ottimamente istruiti, decisero di lasciar la casa paterna e di dividersi sulle strade del mondo per portare a tutti le ricchezze del loro sapere e la gioia di vivere. Sta di fatto che, non appena furono lontani, si lasciarono contagiare dalla malvagità degli uomini, superando chiunque nella capacità del male. Portarono discordie, guerre, calunnie e inimicizie. Il Signore decise di fulminarli in modo che di essi non rimanesse più il ricordo. Il Vecchio Fravort implorò clemenza per i suoi figli ed essi vennero dunque riportati al luogo d’origine e rinchiusi nelle viscere del monte a piangere il loro tristissimo passato. Le loro lacrime filtrarono il terreno fino ad una grotta di Vetriolo, la Caverna dell’acqua forte, dove attualmente sgorga la famosa acqua minerale ferruginosa arsenicale che può ridonare la salute e la gioia di vivere a chi si affida alle sue proprietà. Quanto ad Ocra, la fanciulla fu rinchiusa più in basso dei suoi fratelli e dalle sue lacrime nasce l’acqua minerale leggera. Ancora oggi, ogni notte a mezzanotte, il Re Fravort scende a visitare i figli prigionieri e porta loro notizie del bene operato a favore di chiunque si sia affidato alle loro segrete proprietà."

In inverno il Monte Fravort ed il Monte Panarotta diventano lo scenario ideale per escursioni con le ciaspole e scialpinismo e per divertirsi nella stazione sciistica Panarotta 2002: le ampie piste perfettamente battute, gli impianti di risalita coordinati ed agevoli, l’innevamento garantito grazie agli impianti per la neve programmata, l’ottima esposizione al sole, l’incomparabile panorama sulle Dolomiti di Brenta e sulle montagne circostanti fanno della Panarotta 2002 la meta ideale per una vacanza sulla neve all’insegna del relax e del divertimento.

 

Trekking al Pizzo di Levico
Dall’albergo Vezzena si prende sulla sinistra la strada che sale in direzione del forte Busa Verle. Una volta raggiunto il forte si procede dapprima su strada asfaltata fino al limitare del bosco e poi si continua sulla mulattiera che porterà in quota. Dal Pizzo si può ammirare un panorama mozzafiato su tutta la Valsugana. Per il rientro si può scegliere di scendere dalla stessa parte o scendere verso malga Marcai di Sopra e ricongiungerci alla strada che porta al Forte Verle e poi al punto di partenza.

 

Trekking al Monte Panarotta
È un sentiero di montagna che regala una splendida vista sulla Valsugana e sulle Dolomiti di Brenta.  Dal Rifugio Panarotta si passa per Il Valico alpino della Bassa e si sale poi sulla cima Panarotta. Il picco del monte era fortemente protetto durante la Prima Guerra Mondiale e si possono ancora vedere i resti delle trincee.

 

Trekking al Monte Fravort
Anche questo percorso offre panorami incredibili spaziando a nord sulla Val dei Mocheni e le Dolomiti di Brenta e a Sud su tutta la Valsugana. Si percorrono antichi sentieri usati sia dai pastori e mulattiere percorse dai soldati che durante il primo conflitto mondiale presiedevano la cima del Fravort