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Biotopi

Biotopo Inghiaie

Il Biotopo Inghiaie si trova vicino all'abitato di Santa Giuliana (Levico Terme) e si presenta come un mosaico di ambienti diversi dalla forma allungata. Si estende per circa 30 ettari ed è facilmente raggiungibile dalla pista ciclabile della Valsugana.

Il Biotopo rappresenta la trasformazione del "Lago delle Lòchere", circondato da ambienti paludosi in seguito bonificati, riportato su antiche mappe austriache nei dintorni di Santa Giuliana.

Le residue zone umide di Inghiaie sono perciò una testimonianza dell'antico ecosistema palustre, ricordo di un elemento di diversità biologica e paesaggistica del fondovalle dell'Alta Valsugana, e per questo il Biotopo è stato sottoposto a tutela.

L'area naturalistica è caratterizzata da una vegetazione tipica delle zone umide, come ad esempio dagli estesi canneti composti dalla cannuccia d'acqua. Inoltre, lungo i corsi d'acqua della riserva, crescono boschetti ripariali di ontano e salice.

Il Biotopo Inghiaie ospita un gran numero di specie faunistiche, alcune delle quali piuttosto rare. Lo stato di naturalità dei suoi corsi d’acqua  fa sì che in esso vivano pesci come lo scazzone e la lampreda padana, specie di rilevante interesse ecologico e naturalistico, tanto da essere inserite tra le specie di interesse comunitario elencate dalla dir. 92/43/CEE “Habitat”.

La riserva, inoltre, è un’importante sito per molti uccelli acquatici: qui si riproducono e si possono quindi ammirare il martin pescatore, il germano reale e la gallinella d’acqua.

Il biotopo è visitabile lungo un sentiero di circa 4 km che attraversa alcuni dei punti più caratteristici segnalati al visitatore con apposite bacheche informative.

Una parte del sentiero è in fase di allestimento per i non vedenti: lungo questo circuito più breve si possono trovare 4 bacheche dotate di pannelli in braille e mappe tattili.

 

Canneto di Levico

Il biotopo Canneto di Levico è un'ansa del Lago di Levico, lungo le rive meridionali, con un lamineto in acqua, canneti, prati umidi e un lembo di bosco paludoso di ontano nero, di grande interesse per la sua rarità in tutto il Trentino.

Il Biotopo costituisce una vera e propria oasi per gli animali selvatici, che qui sono presenti con un gran numero di specie. Particolarmente interessante è la fauna tipica del canneto e del retroterra palustre, in quanto comprende elementi divenuti rari in Trentino a causa della progressiva distruzione degli ambienti umidi. Tra questi si possono citare ad esempio la rana verde e le bisce d’acqua.

Nel fitto del canneto nidificano vari uccelli acquatici, tra cui lo svasso maggiore, il germano reale, la folagae la gallinella d’acqua, e anche alcuni elusivi ma "chiassosi" uccelli canori come la cannaiola e il cannareccione. Inoltre, non bisogna dimenticare la preziosa funzione del Biotopo in qualità di area di sosta, rifugio e alimentazione per gli uccelli acquatici nel corso delle migrazioni.

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