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Chiesa di S. Biagio

 

La chiesa, del Duecento, è dedicata a S. Biagio, probabilmente vescovo di Sebaste in Armenia, il cui martirio risalirebbe al 316 d.c.

Gli affreschi al suo interno sono il risultato di interventi succedutisi tra il XIV ed il XVI secolo ed è ormai certo che nei pressi della chiesetta sorgesse un castelliere della seconda metà dell´età del ferro, come risulta dal rinvenimento di numerosi reperti archeologici e ceramiche del tipo Sanzeno.

Nel XVI secolo era chiamato castellaro ed era feudo vescovile trentino: pare ci fosse una struttura castellana che incorporava la chiesa, ora unico elemento superstite.

La chiesa è composta di un'unica navata, preceduta da un ampio portico e conclusa da un'abside poligonale, coperta da volte a vela. La navatella, affrescata su entrambe le pareti e con copertura a capriate lignee, risale alle origini, mentre il pronao e l'abside furono aggiunti nel successivo ampliamento del 1506.

Alla chiesa si accede passando attraverso una porta sormontata da architrave che illustra una fase della costruzione dell'edificio. L'aula, la parte più antica, è divisa dall'abside da un arco a tutto sesto. Le raffigurazioni lungo le pareti laterali sono tornate alla luce solo nel 1925 durante i lavori di restauro.

 
Passeggiata alla Chiesa di S. Biagio
Semplice passeggiata immersa nella storia antica di una chiesetta meta di pellegrinaggi soprattutto ai tempi delle pestilenze.

Lasciata la macchina al parcheggio del Parco Belvedere, si sale su strada bianca che parte alla sinistra del capitello, è una passeggiata che offre un bel panorama; si sale per dieci minuti e al primo incrocio si sale a destra e si giunge sulla sommità della collina dove dimora la chiesetta. Per il ritorno si scende fino all'incrocio e si prosegue verso destra su stradina pianeggiante, la quale poi si trasforma in sentiero che scende a tornantini fino alla strada bianca. Giunti sulla strada si va verso destra chiudendo in senso orario la nostra passeggiata.